Factoring e gestione del rischio di credito

Factoring e gestione del rischio di credito: come la tecnologia sta rivoluzionando le PMI nel 2025

Nel 2025 il rischio di credito è una delle principali criticità per le imprese italiane. Ritardi nei pagamenti, insolvenze e un contesto economico incerto mettono a rischio la liquidità e la continuità operativa, soprattutto per le PMI.
In questo scenario, il factoring non è più solo uno strumento per ottenere liquidità immediata, ma una soluzione strategica per mitigare il rischio, stabilizzare i flussi di cassa e migliorare la gestione finanziaria.


Perché il rischio di credito è una priorità per le imprese

I tempi medi di pagamento nel B2B superano spesso i 60 giorni e l’incertezza macroeconomica — inflazione, tassi variabili, tensioni geopolitiche — riduce la solvibilità dei clienti.
Per le PMI, che dispongono di meno risorse per assorbire gli imprevisti, un credito non incassato può compromettere investimenti, produttività e crescita.
In questo contesto, strumenti flessibili e rapidi come il factoring assumono un ruolo decisivo.


Factoring: lo strumento che protegge dall’insolvenza

Il factoring pro-soluto permette di trasferire al factor il rischio di mancato pagamento, garantendo all’impresa liquidità certa e programmabile.
La combinazione tra monitoraggio continuo dei debitori, assicurazione del credito e supporto specializzato offre un livello di protezione elevato e costante.
Il factoring diventa così una leva strategica per pianificare, crescere e tutelare la stabilità finanziaria.


La rivoluzione digitale: come la tecnologia potenzia il factoring

L’innovazione sta trasformando il factoring in un vero sistema integrato di gestione del rischio. Tra le tecnologie più rilevanti:

  • Algoritmi di scoring predittivo per anticipare l’insolvenza
  • Big Data collegati agli ERP aziendali per aggiornamenti in tempo reale
  • Piattaforme digitali che inviano alert immediati in caso di peggioramento del rischio cliente
  • Automazione dei processi di valutazione, controllo e reporting

Il risultato? Maggiore rapidità decisionale, riduzione delle perdite e gestione del credito più efficace.


Tre esempi reali di applicazione del factoring nelle PMI

1. Impresa manifatturiera in crescita

Per avviare cicli produttivi servono liquidità e tempi certi. Con il factoring, l’azienda anticipa gli incassi, riduce la dipendenza da garanzie statali e ottiene un flusso di cassa stabile per sostenere produzione e sviluppo.

2. PMI della componentistica industriale

Margini ridotti e fornitori da pagare puntualmente: integrando factoring ed ERP, l’impresa identifica in anticipo i clienti a rischio grazie agli algoritmi predittivi e migliora la gestione del credito commerciale.

3. Società IT con pagamenti dilazionati

Per rimanere competitiva offre condizioni di pagamento estese. Con il factoring digitale ottiene subito liquidità per investire in innovazione, senza ricorrere a nuove linee di credito bancarie.


I numeri del factoring in Italia (2025)

  • Turnover 1° semestre 2025: 139,96 mld € (+0,72%)
  • Stock anticipi erogati: 54,25 mld € (+3,56%)
  • Incidenza sul PIL: circa 14%
  • Crescita factoring internazionale: +20% nel 1° trimestre 2025
  • PMI utilizzatrici: oltre il 60% del totale

Questi dati confermano il ruolo sempre più strategico del factoring come strumento di gestione del rischio di credito e supporto alla competitività delle imprese.



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